Modi efficaci per trovare l’acqua: tecnica moderna e tradizionale

L’acqua è un bene fondamentale per la vegetazione, gli animali e l’uomo.

come trovare l'acqua in un terreno - pozzo

Non a caso egli ha sempre edificato i propri insediamenti nei pressi di un corso d’acqua.

Ma alla natura non si comanda e troppo spesso l’accesso a questo bene è limitato o risulta problematico.

Tuttavia, molti popoli sono comunque riusciti a crescere e prosperare in zone con scarso approvvigionamento idrico.

Ma come hanno fatto? Molto semplice: grazie ai pozzi!

Tuttavia, costruirne uno (che funzioni) non è così scontato come potrebbe apparire.

I pozzi, infatti, vengono alimentati dalle falde presenti nel sottosuolo.

Prima di cominciare a scavare, dunque, è necessario stabilire se sotto i nostri piedi c’è effettiva presenza d’acqua.

I metodi per trovare l’acqua abbondano:

Molti sfruttano le millenarie tecniche tramandate di generazione in generazione.

Altri, invece, sono sistemi più “moderni”.

In questo articolo ti fornirò una panoramica delle modalità più usate per trovare l’acqua.

Ma partiamo da zero.

Scopriamo prima che cos’è una falda acquifera.

Falde acquifere: definizione e tipologie

La falda acquifera (detta anche “idrica”), è un deposito sotterraneo di acqua.

Per la verità, tali bacini non sono costituiti da sola acqua, ma da materiale permeabile come ghiaie o sabbie.

L’acqua proveniente dalle precipitazioni atmosferiche confluisce in queste “sacche”, delimitate da strati di roccia impermeabile, e vi rimane imprigionata.

Essenzialmente, si distinguono due tipi di falda:

  • La freatica è una falda sormontata da uno strato di materiale permeabile.
  • L’artesiana, invece, è una falda delimitata da due strati impermeabili.

Perché è importante fare questa distinzione?

Te lo spiego subito:

La falda artesiana è “costretta” in mezzo a due livelli di rocce impermeabili e questo fa sì che l’acqua sia sottoposta ad un’immensa pressione (pressione idrostatica).

Se la trivellazione di un pozzo intercetta una falda del genere, la pressione spingerà l’acqua verso la cavità appena aperta e la farà risalire, almeno finché la pressione idrostatica non si bilancerà con quella atmosferica.

Al contrario, sulla falda freatica, che è sormontata da un tetto “aperto”, non agisce alcuna pressione idrostatica.

In soldoni, questo significa che estrarre acqua da una falda freatica significherà sempre fare ricorso ad una pompa di sollevamento.

Nel caso di una falda artesiana, invece, questo potrebbe non essere necessario (se la pressione idrostatica è abbastanza elevata, l’acqua potrebbe addirittura sgorgare in superficie).

Ma come si fa a conoscere la posizione esatta di una falda sotterranea?

Se non vuoi rischiare di scavare il tuo pozzo nel luogo sbagliato, ti consiglio di leggere con attenzione i prossimi paragrafi.

Come trovare l’acqua: Metodo Igroscopico

Ci sono alcuni materiali, definiti igroscopici, in grado di assorbire l’umidità.

E l’umidità è la traccia più importante da seguire per scoprire dove si nasconde una falda.

Se vuoi usare questo metodo dovrai dotarti di sostanze e materiali adatti:

Il gel di silice è probabilmente il più indicato (è quello utilizzato per i moderni deumidificatori).

Tale polimero gode della proprietà di assorbire l’acqua e l’umidità presenti nelle vicinanze.

Dopo aver fatto asciugare i granuli del gel ed averne registrato il peso, interrali ad almeno un metro di profondità e dentro un vasetto sigillato da un panno molto fitto.

Dopo qualche giorno potrai tirare fuori il vaso ed eseguire una seconda pesatura.

Se il peso è aumentato è perché il polimero ha assorbito l’umidità presente nella terra.

E se l’ha fatto, significa che in profondità è presente una falda acquifera.

Se, invece, non sei in possesso del gel di silice potresti ripiegare con altri oggetti, alla portata di tutti.

Sto parlando dei mattoni rossi (o meglio, dei loro frammenti) o del comune sale da cucina.

Il procedimento da rispettare è identico a quello del gel di silice:

  • Pesatura preliminare;
  • Interramento per qualche giorno;
  • Pesatura finale e calcolo della differenza di pesantezza.

Come trovare l’acqua: Barometro

Più che per scoprire la presenza di vene acquifere sotterranee, il metodo del barometro serve per calcolarne la (eventuale) profondità.

Il sistema in sé è semplice, ma è necessario che nelle vicinanze ci sia un’altra fonte idrica, come un corso d’acqua.

Lungo la riva di quest’ultimo, registra la pressione barometrica e successivamente fai lo stesso sul sito preposto allo scavo del pozzo.

Sicuramente otterrai un dislivello nei valori dei millimetri di mercurio.

Bene, lo scarto di ogni decimo di millimetro di mercurio corrisponde ad una caduta di pressione di un metro.

Lo so, sembra complicato, ma ti chiarisco subito le idee con un esempio pratico:

Immaginiamo che la pressione registrata sulla riva di fiume sia di 800 mmHg (millimetri di mercurio) e quella sul tuo sito di 799,4 mmHg.

Sarà sufficiente calcolare la differenza: 800 – 799,4 = 0,6mmHg.

Come detto, ogni decimo di millimetro corrisponde al dislivello di un metro, dunque 0,6 mm corrispondono a 6 metri.

La tua falda, dunque, si trova a 6 metri di profondità.

Come trovare l’acqua: La saggezza popolare

Ciò che viene dalla tradizione non deve essere per forza considerato superato.

Anche se con un’apparenza un po’ folk e bizzarra, i metodi che ti sto per mostrare non sono da denigrare o da escludere.

  1. Presenza di piante segnalatrici: certe varietà, come farfara, cicuta, acetosa, vite, more, ortica, ed alberi come l’ontano, la betulla ed il salice, prosperano solo su siti che sormontano una falda acquifera.
  1. Osservazione della nebbia: in presenza di acqua sotterranea è possibile che durante le mattine estive si concentri sul tuo sito una coltre di nebbia, tanto fitta quanto è alta la percentuale di umidità (a sua volta determinata dalla vicinanza della falda).
  1. Comportamento animale: sempre durante il periodo estivo, potresti osservare il comportamento del tuo animale domestico. Soprattutto i cani infatti, quando sono accaldati, scavano delle buche dove percepiscono la presenza di umidità e poi vi si accovacciano dentro. Al contrario, le galline evitano di deporre uova in zone umide e lo stesso fanno le formiche, che prediligono terreni secchi per scavare le loro gallerie. Hai mai fatto caso ai nugoli di moscerini che si addensano al calar della sera? Lo fanno solo in corrispondenza di zone in cui si libera molta umidità.
  1. Rabdomanzia: inserisco questa sezione per dovere di cronaca, ma senza la presunzione di costringerti a credervi. Si tratta, infatti, di una pratica non comprovata da alcuna verifica scientifica, ma perpetrata da migliaia di anni (con alterne fortune). Il rabdomante cammina sopra il sito portando in mano una forcella di legno dolce o bacchette metalliche (come il rame o alluminio), ed in corrispondenza di una vena acquifera tali strumenti iniziano a roteare, segnalando la presenza di acqua sottostante.

Come trovare l’acqua: Perforazione

È, con ogni probabilità, il sistema migliore e il più sicuro.

Vengono impiegati macchinari specifici (come la trivella) che di rado una persona possiede.

Tuttavia, è sicuramente il tuo metodo-spia.

Facendo un carotaggio sul sito fugherai ogni dubbio relativo alla presenza o meno di acqua.

E non correrai il rischio che uno degli altri sistemi abbia fallito, facendoti costruire un pozzo su una zolla completamente secca.

L’avviso è semplice ed empirico:

Se a qualche metro di profondità la trivella intercetta della sabbia e terra intrise d’acqua, allora poco più giù troverai sicuramente la tua falda.

Conclusioni

In questo articolo ti ho parlato dei modi più usati ed efficaci per trovare l’acqua sottoterra.

Ho spaziato dai sistemi più tradizionali a quelli più moderni e sofisticati e, come sicuramente avrai potuto appurare, ognuno di essi ha dei pro e dei contro.

Sulla conoscenza popolare sono state costruite molte fortune di oggi, ed è quindi giusto e valido tramandare e dare spazio alle strategie più antiche.

Ma è pur vero che nei millenni la pratica e la tecnica hanno fatto enormi balzi in avanti e sarebbe poco logico, dunque, non considerare le nuove proposte tecnologiche.

Anche perché esse, e non me ne voglia la rabdomanzia, sbagliano decisamente di rado.

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