Fossa Biologica Imhoff
La fossa biologica è una metodologia efficace di smaltimento delle acque reflue nei casi in cui l’edificio o l’abitazione non sia collegata a una rete fognaria urbana. Normalmente può essere chiamata anche “fossa settica” e ha le stesse funzioni della fognatura presente all’interno delle città. Per tutti coloro che abitano al di fuori della città, scollegati dalla rete fognaria urbana, è quindi necessario avere una fossa biologica gestita in modo ottimale con una corretta manutenzione.
Molto brevemente possiamo dire che una fossa biologica è una fossa che è posizionata al di sotto del livello del terreno, dove si accumulano le acque nere e quelle grigie. Troveremo quindi tutti gli scarichi derivanti dal bagno e dalla cucina di un’abitazione.
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Ma come è fatta una fossa biologica Imhoff tecnicamente?
Visivamente, possiamo immaginarla come una vasca o un contenitore (normalmente realizzato in calcestruzzo o in vetroresina), alla cui sommità troviamo una botola necessaria ed indispensabile per la manutenzione, ed eventualmente l’ispezione visiva per lo stato di buona salute della struttura.
La fossa biologica è inoltre dotata di due tubi. Abbiamo infatti il tubo di immissione e quello di emissione, ovvero che porta le acque chiarificate verso l’esterno.
Normalmente viene posizionata almeno a un metro di profondità sotto il suolo esterno alla casa e deve essere distante almeno 1 metro dalle fondamenta dell’abitazione. Non dobbiamo posizionarla sotto la nostra abitazione, in quanto deve essere libera per essere ispezionata ed eventualmente sostituita nei casi più gravi.
Come tutte le tipologie di beni, essa può essere di diversi materiali. Possiamo trovare infatti vasche economiche in plastica, in vetroresina, mentre quelle più consigliate per una maggiore durata sono quelle in cemento. Vedremo in seguito le differenze e perché è consigliato chiedere un preventivo personalizzato al termine dell’articolo, in questa pagina.
Tornando alla spiegazione della struttura della fossa biologica, possiamo dire che in commercio esistono due tipologie di fosse biologiche:
- la fossa biologica tradizionale
- la fossa Imhoff
La fossa biologica Imhoff è probabilmente quella più evoluta ed è quella che maggiormente viene richiesta dalle persone. Al termine dell’articolo, ti sarà perfettamente chiaro il perché, e la totale efficienza e convenienza di tale prodotto.
La struttura
Ma come è fatta una fossa Imhoff? Tecnicamente è realizzata con due sezioni posizionate una sopra l’altra. La parte superiore ha il compito di sedimentare il materiale che viene immesso nella fossa. La sezione inferiore ha invece il compito di depurare, grazie alla fermentazione batterica, le acque. Tale fermentazione batterica produce dei biogas che devono essere espulsi grazie a degli sfiatatoi. Le acque del contenitore superiore vengono invece chiarificate e possono essere quindi espulse nel terreno.
La fossa Imhoff grazie alla sua particolare struttura e realizzazione permette di depurare ottimamente i vari liquami. In questo modo è possibile disperderli nei terreni adiacenti in assenza di rete fognaria attraverso il drenaggio nel terreno. Non è quindi necessario installare sistemi di trattamenti e depurazioni secondarie. Non è inoltre strettamente necessario, individuare un depuratore a filtro o depuratori secondari che hanno sicuramente un costo. La fossa biologica Imhoff riesce infatti a smaltire i vari liquami e trattarli tramite un sistema di sub-irrigazione. In parole semplici disperde nel sottosuolo tutte le acque reflue che sono state depurate grazie ad una digestione anaerobica.
Per permettere un adeguato smaltimento di tutti i liquami nelle aree adiacenti alla fossa, quest’ultima va posizionata su un letto di sabbia. Deve essere inoltre interrata su un terreno pianeggiante per evitare situazioni di inefficienza produttiva. Ovviamente, per una totale e completa salubrità generale, deve essere posizionata lontana da pozzi, serbatoi e ogni qualsiasi tubazione di acqua potabile. Questi aspetti devono essere distanti almeno 10 metri dalla fossa biologica Imhoff. Come sapere tutti questi aspetti? Da soli è molto difficile, soprattutto per un discorso di sanzioni legislative. Affidarsi ad una ditta specializzata è la soluzione migliore.
Le dimensioni
Ovviamente la fossa Imhoff è dimensionata a seconda anche del numero di persone che fanno parte della casa o dell’abitazione. Questi aspetti non sono arbitrari ma sono sanzionati e descritti in termini di volumi e capacità di depurazione dalla Legge Italiana. Il Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento nella delibera del 04/02/77 (S.O.G.U. n. 48 del 21/02/77) ha infatti sancito la materia.
In termini di dimensioni, per il comparto della sedimentazione devono essere almeno 40 o 50 litri per abitante equivalente. Per il comparto di digestione invece parliamo almeno di 100 o 120 litri per abitante equivalente.
Abitante equivalente…cosa significa?
Nel caso delle tradizionali case abitative, si ha un abitante equivalente per ogni camera da letto con superficie fino a 13,9 metri quadrati. Nel caso di camere da letto con superficie superiore a 14 metri quadrati, si hanno 2 abitanti
equivalenti.
Questo è un esempio molto semplificato in quanto ci sono tutta una serie di parametri da considerare.
Dobbiamo infatti analizzare se stiamo parlando di una casa di civile abitazione, di un albergo o complesso ricettivo, fabbriche o laboratori artigiani, ristoranti, campeggi, cinema, stadi, teatri, bar circoli e club.
Per le fabbriche o i laboratori artigiani si ha infatti un abitante equivalente ogni due dipendenti durante la massima attività, mentre nel caso di ditte e uffici commerciali, si ha un abitante equivalente ogni 3 dipendenti durante la massima attività. Per quel che riguarda invece cinema, stadi e teatri, per ogni 30 utenti si ha un abitante equivalente. I campeggi invece vedono un abitante equivalente ogni quattro frequentanti.
Come è facile notare, esistono mille aspetti da considerare anche su questo lato…ed è facile sbagliare la scelta
della migliore fossa Imhoff, senza contattare un’azienda specializzata.
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I materiali con cui sono fatte le fosse Imhoff
Veniamo ora ai differenti materiali con i quali è possibile realizzare una fossa Imhoff.
Plastica
Partiamo da quelle realizzate in plastica.
Le fosse biologiche Imhoff in plastica sono molto semplici da trasportare e da installare grazie al peso molto contenuto.
La loro stabilità nel terreno però non è ottimale a causa appunto del loro peso leggero. Per questo motivo è necessario effettuare una stabilizzazione del terreno in alcune tipologie di terre.
Si potrebbe quindi palesare l’esigenza di creare una soletta in cemento per stabilizzare il tutto.
Quando parliamo di plastica, intendiamo sempre PVC ovvero un materiale versatile e perfetto per queste tipologie di fosse.
Vetroresina
Esistono anche le fosse biologiche in vetroresina. Questo materiale è la fusione di plastica con fibre di vetro.
La struttura finale ha una solidità molto resistente e allo stesso tempo ha una leggerezza invidiabile.
Le fosse biologiche Imhoff in vetroresina sono quindi ottimali per essere installate grazie al loro peso contenuto.
A differenza delle fosse biologiche Imhoff in plastica, hanno una maggiore capacità di reggere la pressione del terreno posizionato al di sopra di loro. Non c’è quindi alcuna possibilità di rischio di sversamento nel suolo del contenuto della fossa.
Tuttavia, come le fosse in plastica hanno purtroppo una vita limitata e non pressochè illimitata, come adesso vedremo nelle fosse biologiche in cemento.
Calcestruzzo
Ed ecco arrivati alla tipologia migliore di fossa biologica Imhoff. Sono realizzate
tecnicamente in cemento calcestruzzo che ha un’ottima resistenza e capacità di garantire
una durata ultradecennale.
Per questo motivo, anche se l’investimento iniziale sarà superiore alle altre due tipologie di fosse, potrà essere smaltito e spalmato su diverse decine di anni.
A differenza inoltre delle fosse biologiche di plastica e di vetroresina, queste ultime possono essere realizzate anche ad hoc, con delle dimensioni personalizzate per la singola esigenza e per singola situazione.
La loro stabilità all’interno del terreno è totale e questo non fa che garantire una durevolezza negli anni. Non è infatti necessario creare, a differenza delle fosse biologiche in pratica, una soletta di cemento per stabilizzare il terreno.
Meglio una fossa Imhoff in cemento o in PVC?
Dopo aver visto i principali materiali con cui vengono realizzate, ci chiediamo: “Cosa scegliere quindi? Meglio una fossa Imhoff in cemento o in PVC?”
Dipende dalle capacità economiche della famiglia in primis e della volontà di investire su un prodotto a lungo termine.
Investire in una fossa Imhoff in cemento è sicuramente la soluzione migliore in un’ottica di longevità. Anche se ha un investimento iniziale superiore a quelle in pvc, è sicuramente quella che alla lunga ripaga da eventuali rotture della struttura e cedimenti dovuti alla pressione del terreno.
Inoltre ricordiamo che non ha bisogno di particolari adattamenti del terreno e può essere realizzata su misura.
Se non siamo più che sicuri di quello che facciamo, Il nostro consiglio però è inviare, una richiesta di consulenza con un nostro tecnico.
In diversi casi anche una fossa in vetroresina è la soluzione ottimale, per via del terreno che è facilmente gestibile.
Ottimizzare la funzione della fossa biologica Imhoff
Molto spesso devono essere posizionate all’interno del terreno anche altri elementi per ottimizzare la funzione della fossa biologica Imhoff.
Parliamo ad esempio del pozzetto di cacciata di sub-irrigazione. Tale aspetto è un sistema che è stato ideato al fine di mantenere pulite le condotte di scarico. Concettualmente è composto da un dispositivo in calcestruzzo armato dotato di un sifone.
Tale struttura permette uno scarico ottimale ed immediato dell’acqua contenuta all’interno di esso. La struttura in calcestruzzo permette di essere resistente al passare del tempo e soprattutto affidabile.
Non ci saranno intasamenti o deflussi critici a livello idrico. Questo sistema può essere utilizzato nella sub-irrigazione delle reti fognarie, dove le velocità sono estremamente basse e si rischia una sedimentazione.
E’ inoltre possibile trovare in commercio anche il cosiddetto degrassatore. In esso arrivano normalmente le acque calde. La sua funzione è di riscaldare, grazie alla tecnica dell’induzione, il digestore permettendo il funzionamento e ottenendo un abbattimento dei solidi sospesi. E’ sempre consigliato avere questi componenti? In linea generale si, anche se ogni caso è diverso dagli altri.
Che Autorizzazioni servono per installare una fossa Imhoff?
Avere una fossa biologica Imhoff implica una serie di certificazioni di idoneità dell’ASL, in quanto il pozzo ha il compito di rispettare alcuni parametri. Tale idoneità deve essere verificata ogni 4 anni.
È inoltre necessario presentare al Comune, dove verrà posizionata la fossa Imhoff, una serie di documenti.
Dovremmo infatti consultare i regolamenti comunali per lo smaltimento delle fosse biologiche.
La normativa di riferimento è il decreto legislativo numero 152 del 2006 Testo Unico in materia ambientale, al quale ovviamente vanno integrate le norme locali.
È molto probabile che bisogna allegare alla domanda Comunale, una relazione tecnica di un geometra, ingegnere o architetto, oltre che un progetto relativo al luogo esatto di posizionamento della fossa, ed una relazione geologica. In alcuni casi potrebbe accadere che sia richiesta una planimetria della rete fognaria con indicazione delle acque bianche, acque nere e i sistemi di depurazione adottati, oltre che pozzetti di raccordo, di ispezione e di campionamento.
Attenzione si rischia una multa in caso di fossa Imhoff non a norma
Per tutti coloro che installeranno una fossa biologica Imhoff non a norma, sono previste pesanti sanzioni. Queste ultime possono arrivare per le case fino a €3.000, e €60.000 nel caso di condomini. Ovviamente per non rischiare di essere sanzionati si consiglia sempre di contattare un professionista per chiedere al momento del preventivo, se si occuperà di fornire tutta la documentazione necessaria.
Manutenzione delle fosse Imhoff
Come prima aspetto, la pulizia di una fossa biologica deve essere routinaria e costante. A monte di tutto ciò però bisogna fare in modo che le acque grigie non arrivino all’interno della parte di sedimentazione. In questo modo infatti potrebbero crearsi delle congestioni e il deflusso potrebbe essere ostruito.
Per una corretta manutenzione si consiglia ovviamente di rivolgersi a un’azienda professionale in tale ambito.
Grazie ad un trattamento di pulizia di tutte le aree, si potrà quindi allungare la vita della fossa Imhoff.
L’azienda infatti effettuerà l’intervento di spurgo e di trasporto di tutti i rifiuti presso una discarica o depuratore pubblico. E’ infatti vivamente consigliato evitare di pulirla in modo autonomo, per tutta una serie di rischi personali e ambientali.
In termini di tempo, si consiglia di pulire la fossa e svuotarla almeno una volta all’anno, anche se dipende inoltre dall’ampiezza e dal numero di persone che la utilizzano.
Il costo per la manutenzione inoltre è abbastanza contenuto. Si parte da circa un centinaio di euro, nelle situazioni di fosse biologiche di piccole dimensioni e facilmente raggiungibili.
Quanto costa una fossa Imhoff?
Per quel che riguarda i prezzi ovviamente molto varia dalla qualità e dalla tipologia di materiale. Anche se consigliamo di inviarci una richiesta di preventivo per un prezzo più preciso alla singola situazione, ecco alcuni esempi.
Per quel che riguarda una fossa biologica Imhoff di plastica, possiamo partire da un minimo
di €250 fino a €450.
Un esempio? Una fossa Imhoff per 5 abitanti equivalente in plastica da circa 1000 litri, ha un prezzo di circa €350.
Se volessimo scegliere una fossa biologica in vetroresina il prezzo aumenta leggermente.
Può variare infatti tra €700 fino a €5.000 nei modelli più grandi.
Nel caso in cui volessimo scegliere una fossa biologica in cemento, ecco che i prezzi partono da poco più di €1.000 per superare anche €8.000 nei casi di fosse biologiche di grandi dimensioni.
In questo caso è ovviamente da considerare come la durevolezza della struttura, mette a riparo ogni qualsiasi pensiero di rottura, sostituzione, problematiche varie insite della fragilità nel tempo degli altri materiali.
La spesa principale da prendere in considerazione è quella per la sua installazione, ed è relativa alla ditta a cui si sceglie eventualmente (e preferibilmente) di affidarsi.
Ciò che ti consigliamo di fare è quello di procedere alla richiesta di un preventivo per calcolare il prezzo relativo alle tue necessità.
Scrivi qui sotto e verrai ricontattato dalla nostra ditta specializzata che potrà realizzare la miglior soluzione per te.